Associazione Wunderkammer
Il Wunderkammer nasce nel 2013 da un’idea di Diego Nuzzo e Cinzia Mirabella e, partendo dalla prosa, ha iniziato a occuparsi dall’anno seguente anche di musica, con una visione che va oltre il jazz. Pur volgendo le proprie attenzioni soprattutto ai professionisti, mai ai dilettanti, viene lasciato al contempo spazio ai giovani e a teatri e compagnie locali, con un occhio ai musicisti al di fuori della Campania. Tra gli ospiti del Wunderkammer ricordiamo Fortunato Calvino, Luigi Credendino, Paolo Cresta, Rosaria De Cicco, Cristina Donadio, Antonello Cossia, Pasquale Innarella, Giulio Martino, Gianluigi Groglia e molti altri nomi celebri del teatro e della musica. Questo venerdì (4/5/ 2018, ndr), per esempio, verrà ospitato Roberto Azzurro, autore al quale è stata dedicata tutta l’attuale stagione del Wunderkammer, con il suo lavoro “Ascoltando zio Vanja-Quello che poteva essere e non è stato”, realizzato con la consulenza drammaturgica di Gianmarco Cesario.
Il nome deriva dal tedesco “stanza delle meraviglie, delle curiosità”, cioè l’usanza in voga durante il Rinascimento che avevano i nobili di dedicare una stanza della loro residenza alla raccolta di oggetti inusuali, strani, esotici, il tutto con l’obiettivo di stupire gli ospiti all’insegna del “piacere di piacere”; ed è quindi anche il simbolo di un’epoca fiorente per tutta la cultura europea, segnata dalla poderosa rinascita delle arti e delle scienze, un vero moto rivoluzionario che percorse tutto il vecchio continente.
L’offerta è sempre ampia e libera, senza abbonamento, a prezzi concorrenziali e molto apprezzata dal pubblico, così che ognuno possa seguire gli spettacoli di suo gradimento; viene rilasciata anche la WunderKarte, che permette di ricevere un piccolo sconto sugli spettacoli. Il tratto distintivo del Wunderkammer, però, per precisa scelta della direzione artistica, è quello di essere itineranti, cambiando ogni volta il luogo della rappresentazione. All’inizio di quest’avventura si era partiti con l’idea di scegliere case “di progetto”, importanti, per poi estendersi anche a residenze nobiliari, chiese sconsacrate, atelier, siti archeologici come sedi privilegiate degli spettacoli. La mission dell’associazione, infatti, consiste nel far conoscere luoghi poco noti o non accessibili al grande pubblico, o valorizzare ancore di più scenari importanti, e la sua soddisfazione sta anche nel vedere lo stupore negli occhi degli spettatori: tra i luoghi visitati dal Wunderkammer ricordiamo, nel 2015, la Cappella San Severo, la casa del Cristo Velato; nel 2016 la chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia, dove c’è il più importante ciclo di affreschi giotteschi del meridione; la chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, dedicata al compatrono della città di Napoli.
Non mancano altri tipi di iniziative: per esempio, quest’anno sono stati costituiti due gruppi di lettura per il premio Napoli, con la possibilità di diventare giudice lettore per uno dei due comitati, ossia Wunderkammer Narrativa e Wunderkammer Saggistica. Viene quindi dato anche spazio alla letteratura, è questo è uno stimolo molto importante ad un mondo meraviglioso come quello dei libri, un po’ troppo spesso messo da parte ultimamente, soprattutto nel nostro Paese. Ricordiamo anche la partecipazione a “M’illumino di meno”, nel 2016, la manifestazione dedicata al rispetto dell’ambientazione mediante il risparmio energetico, durante la cui occasione si sono esibiti Giulio Martino e Gianluigi Groglia, due noti professionisti del jazz i quali hanno eseguito un repertorio di eccellenza, quello del noto compositore francese Michel Legrand (vincitore di tre Premi Oscar e autore di più di 150 colonne sonore cinematografiche). Abbiamo poi la partecipazione al festival musicale “Soave ti sia il vento”; a Malazè, l’evento “archeogastronomico” di promozione paesaggistica, culturale, storica e gastronomica dell’area flegrea; a Wine and the city, la prima manifestazione annuale a tema enogastronomico che si configura come un fuori salone, impegnata a promuovere il vino al di fuori dei soliti spazi.
Grazie agli sponsor, come importanti cantine vinicole, che si occupano ad esempio dell’aperitivo, viene offerto anche un momento di socialità, e tutto il resto delle somme raccolte, non avendo il Wunderkammer fini di lucro (non riceve, né ricerca, neppure finanziamenti pubblici), viene reinvestito per esempio in attrezzature, anche per il beneficio degli artisti. L’associazione non si definisce “grande” e si pone in maniera diversa rispetto ad altre realtà, basandosi sull’ospitalità e il piacere di stare insieme, tenendo sempre a mente che la cultura, secondo la filosofia del Wunderkammer, è al centro di tutto: è il bene primario di una nazione, la sua identità, la sua eredità, la sua eccellenza.
Al suo pubblico l’associazione offre la possibilità di scoprire luoghi nuovi e di avere un contatto diretto con gli artisti, che hanno il pubblico “in bocca”, usando un termine tecnico. Il rapporto è molto diverso rispetto al teatro tradizionale, più diretto, e inoltre si prenota senza sapere dove si terrà lo spettacolo: la mattina stessa, infatti, ricevono informazioni su dove andare solo chi aderisce agli spettacoli, che si tengono sempre di venerdì in location sempre diverse.
Il Wunderkammer si configura quindi come un interessantissimo crocevia culturale in grado di soddisfare tutti i palati, anche quelli più raffinati ed esigenti, deliziandoli proprio come farebbe una vera “camera delle meraviglie”.
Stagione 2019/20
Senza tema di smentita, anche la conferenza stampa di apertura della stagione 2018/2019 del Wunderkrammer svela al pubblico un pezzo della Napoli “segreta”, quella Napoli che non tutti hanno la possibilità di ammirare pur transitandovi a pochi metri, magari anche ogni giorno. Da sei anni, infatti, sotto la guida artistica dell’arch. Diego Nuzzo, il Wunderkammer, la “stanza (il teatro) delle meraviglie”, fa apprezzare al suo pubblico case di design, antri e anfratti sconosciuti e all’apparenza impenetrabili, grazie agli spettacoli allestiti in quelle sedi e grazie ad un’attenta e capillare ricerca. Quest’anno, per la conferenza, è stato scelto il salone di Palazzo Nunziante, a due passi dalla stupenda Piazza dei Martiri. Progettato nel 1885 da Errico Alvino e oggi sede di banca, il salone entra di diritto nell’elenco degli spazi non convenzionali presi in prestito da Nuzzo e dalla sua valente squadra. Per il Wunderkammer, dunque, si parla di sesta stagione: nato come un esperimento, con appena quattro spettacoli con protagoniste quattro attrici napoletane e con l’intento di far conoscere alcune tra le più belle abitazioni di design progettate proprio dall’architetto Nuzzo, ad oggi il teatro è divenuto una solida realtà partenopea, si muove in case private (più di una di quelle che hanno ospitato uno degli spettacoli del Wunderkammer, è poi divenuta set di film e fiction con grande soddisfazione per chi le ha fatte conoscere), ma anche in atelier artistici e chiese sconsacrate e non e vanta un seguito vasto ed eterogeneo. Come spiega il Direttore, il Wunderkammer segue la formula del teatro “clandestino”: la location di ogni spettacolo resta sempre segreta fino alla mattina della Prima. Per poter assistere allo spettacolo ci si prenota tramite mail e solo ai prenotati viene poi svelato l’arcano. Ogni anno si fa una sola eccezione e il luogo del primo spettacolo in cartellone è sempre palesato dall’inizio; quest’anno, invece, di eccezioni ce ne saranno tre. Si apre, alle Catacombe di San Gennaro, il 19 ottobre, con la pièce Io devo sapere tratta da “Vita di Galileo” di Brecht per la regia di Maurizio Tieri. Il 26 ottobre, Rint’oh – me di Alexandre Vedrà Belda (che è presente in conferenza e sottolinea quanto bello sia per un musicista sentire il pubblico presente e attento, pur trovandosi in un luogo che apparentemente non è quello deputato ad ospitare un concerto) la rassegna ‘Wunderkammer Music’ al Complesso monumentale di Santa Maria La Nova, mentre l’8 marzo, per gentile concessione dell’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, la sala del Capitolo del Chiostro di San Domenico Maggiore ospiterà Mulignane, tratto da un racconto di Francesca Prisco, diretto da Antonio Capuano e interpretato da Gea Martire. Lo spettacolo rientra nelle celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna. Fatte salve queste tre eccezioni, dunque, le restanti wunder kammer restano secretate. La carrellata dei titoli in cartellone prosegue: Cuore Nero, Dento i secondi, Parlami Orlando, Luna negra, Fuje Filumena, La quinta ora, Filtro D’amore, Juorne, LA sua grande occasione, Bella da morire, Sostiene Pereira, LAura, Cyrano station, Le sigonre, La ballata del carcere di Reading, Io, Irène Nèmirovsky, L’anticamera e Streap song tease (quest’ultimo scritto appositamente per il Wunderkammer da Ferdinando maddloni, che fin dal primo anno conclude la stagione) accompagneranno il pubblico fino a maggio e si alterneranno con la rassegna musicale e la Wunder Summer. Diego Nuzzo rimarca orgogliosamente che più di un regista degli spettacoli di quest’ anno ha partecipato alle rassegne del Wunderkammer come attore già negli anni passati. Alcuni di loro (Roberto Ingerito, Napoleone Zavatto, Antonio Nocciola, Anna Mazza, Annalisa Renzulli) sono presenti in conferenza e porgono il loro saluto agli astanti. Anche quest’anno il Wunderkammer aderisce al progetto “M’illumino di meno”, ma grossa novità, sono le convenzioni con diverse aziende locali, tra cui la ViRo Comunicazione di Vittorio De Vito che offriranno i loro servizi scontati ai possessori della wunder card e il “matrimonio” con la guida “Napoli insolita e segreta” scritta da Valerio Ceva Grimaldi Pisanelli di Pietracatella per le Edizioni Jonglez. Sia il Wunderkammer che la suddetta guida raccontanto di una Napoli nascosta, ma che può essere facilmente raggiunta, scoperta e valorizzata come merita. Diego Nuzzo non manca di sottolineare quanto anche gli sponsor siano fondsmentsli per la vita del teatro; non ricevendo alcuna sovvenzione pubblica, il Wunderkammer si alimenta con il “fare rete“, ma la wunder magica che si è creata negli anni fa sì che anche sponsor importanti quali Gay Odin (main sponsor della passata edizione) nel venire a conoscenza del ringraziamento ufficiale che sarebbe seguito alla menzione, ci ha tenuto a ringraziare a sua volta questa associazione che, nata in sordina, ha vinto la sua scommessa ed è entrata a pieno titolo tra le realtà più particolari e più belle della città di Napoli.
Napoli che non è solo malavita, ma è soprattutto beltà e come tale deve essere presentata e rappresentata nel mondo.
Direzione e botteghino
Il Wunderkammer organizza gli spettacoli in sedi sempre diverse. La sede scelta di volta in volta sarà comunicata dall’associazione a coloro che hanno prenotato per vedere lo spettacolo.
wunderkammer@fastwebnet.it
Come arrivare
Una volta prenotato il biglietto si riceveranno le indicazioni per raggiungere la location napoletana prescelta per lo spettacolo, ogni volta diversa.