La supernova è un’esplosione provocata da una stella che ne ingloba un’altra più piccola, dando luogo a una reazione violentissima e luminosissima, che dura per un certo tempo. La materia prodotta dall’esplosione si disperde nell’universo e dà vita a nuove stelle, mentre il nucleo collassa su se stesso e crea un buco nero: esplosione, evoluzione e collasso sono anche i tre momenti che costituiscono questo nuovo lavoro de I Pesci, che dopo l’irresistibile Pisci ‘e paranza, tornano al Piccolo Bellini con la parabola di una famiglia. Tre fratelli, cresciuti insieme ma destinati a condizioni sociali divergenti, alla morte grottesca e improvvisa del padre si ritrovano adulti loro malgrado e devono trovare la propria strada. Le reazioni dei ragazzi sono molto differenti: fuga, responsabilità e stallo. La madre, intanto, è la forza attraente e respingente allo stesso tempo, è il nucleo morente intorno al quale si continua a orbitare, poichè plasma il carattere dei figli e ne determina i singoli percorsi. Sette anni dopo, poco prima della sua morte, questi percorsi si intrecciano di fronte al disfacimento della famiglia e delle memorie a essa legate. La fuga e il ritorno in una realtà che non muta, eternamente consegnata al vano tentativo di sfuggire al tempo: si scappa dalla morte per tornare alla morte e l’uomo al cospetto del vuoto, non può far altro che osservare la natura effimera della propria esistenza.
Una produzione I pesci in collaborazione con A.Artisti Associati Gorizia – ARTEFICI Residenze Creative FVG Scuola Elementare del Teatro – Conservatorio Popolare per le Arti della Scena L’Asilo
drammaturgia e regia Mario De Masi
con Alessandro Gioia, Lia Gusein-Zadé, Fiorenzo Madonna, Luca Sangiovanni