QUARTETTO DI CORDE DELL’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO


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Quando l’OPV lavora alla scrittura di una canzone, pensa naturalmente a come funzionerà sul palco. E’ sul palco che questo gruppo si è formato, è cresciuto ed ha costruito il proprio linguaggio variando, nei suoi 18 anni di attività, dimensioni, strumentazione e linguaggi. Negli ultimi anni, accanto alle produzioni di natura più teatrale, come Il Flauto Magico, Il Giro del Mondo in 80 minuti, Carmen, Don Giovanni e il Credo, che hanno portato l’Orchestra a esibirsi con fortuna nei teatri più prestigiosi in Italia e in Europa, sono nati organici più tascabili, vogliosi di sperimentare dal vivo le nuove composizioni nate in sala prove, come il “Quartetto di Corde”, dove l’intimo dialogo dei tanti strumenti a corda che costituiscono il cuore armonico del gruppo fa da tappeto sonoro alle canzoni di cui i musicisti stessi sono autori e primi interpreti. L’Orchestra si è sempre basata su due aspetti fondamentali: il viaggio e l’incontro. Il viaggio dei musicisti dalla terra nativa verso Roma, l’incontro dei musicisti e dei loro repertori. Il viaggio dell’Orchestra per strade nuove, spesso in tour in Italia e nel mondo. Nel corso di un viaggio i luoghi cambiano, ma anche i viaggiatori. Le numerose performance live negli anni hanno aiutato i musicisti a conoscersi e capire se stessi come artisti, definendo le musica dell’Orchestra e allargando il suo repertorio. Lo scrittore Jean Genet diceva di sentirsi vivo solo quando incontrava altre persone. E’ questa l’idea su cui si fonda l’Orchestra di Piazza Vittorio. Nel tempo ogni elemento ha cambiato il proprio modo di pensare alla musica lavorando insieme per lo stesso obiettivo, cercando di dare vita volta per volta a qualcosa di nuovo, come nel caso del quartetto di corde. Ognuno di loro ha avuto la capacità di definire se stesso musicalmente attraverso la propria cultura e differenza artistica. Il repertorio è il risultato di questi anni passati a suonare insieme, in una costante rielaborazione del materiale musicale, qui proposto in forma più essenziale, restituendo all’ascoltatore le emozioni e le sensazioni che i musicisti provano quando un’idea e uno spunto di un singolo artista diventa la canzone di tutti i musicisti dell’Orchestra.

 

Quartetto di corde dell’Orchestra di Piazza Vittorio
Kaw Dialy Mady SISSOKO – Kora, Voce Senegal
Ziad TRABELSI – Oud, W’Tar, Voce Tunisia
Emanuele BULTRINI – Chitarra elettrica, chitarra classica, Voce Italia
Pino PECORELLI – Basso elettrico, Uku Bass Italia
Giugno 21st, 2020 by