Una produzione Teatro di Roma, Teatro Biondo Palermo, Accademia Perduta, Romagna Teatri in collaborazione con Festival Internazionale di Narrazione di Arzo
«‘a megghiu parola è chìdda ca ‘un si dice»,
la miglior parola è quella che non si pronuncia. Ne L’abisso si usano i linguaggi propri del teatro (il gesto, il canto, il cunto) per affrontare il mosaico di questo tempo presente.
Quanto sta accadendo a Lampedusa non è soltanto il punto di incontro tra geografie e culture differenti. È per davvero un ponte tra periodi storici diversi, il mondo come l’abbiamo conosciuto fino a oggi e quello che potrà essere domani. Sta già cambiando tutto. E sta cambiando da più di un quarto di secolo.
di e con Davide Enia
spettacolo tratto da Appunti per un naufragio
(Sellerio editore)
musiche Giulio Barocchieri