Una produzione Resistenza Teatro con Teatro TRAM
Avevo bisogno di un testo che potesse essere senza tempo e l’ho trovato ne La scuola delle mogli: l’intreccio amoroso, la comicità dell’equivoco, l’ossessione , la possessività, l’avidità, l’ingenuità, la disperazione che spinge l’essere umano a far cose che non avrebbe mai pensato di fare… situazioni e sentimenti, insomma, che ancora oggi fanno parte della nostra società. Mi sono divertito nella riscrittura, portando la storia ai giorni nostri e nella nostra terra, con piccoli accenni dialettali, anche per non perdere il sapore della commedia dell’arte, motore cardine della mia idea di messa in scena. Nonostante queste piccole modifiche (dialettali e con accenni a fenomeni sociali attuali per portare il testo ad un linguaggio vicino alle mie esigenze), ho cercato di rimanere il più fedele possibile alla potenza dello scritto di Molière, affidandomi alle rappresentazioni in lingua originale, cogliendone la vera essenza tragicomica. Ho creato così un “pastiche” teatrale, tra passato e presente, fondato su una parola sola: comicità. Optando per una messa in scena veloce, brillante, ricca di gags, e lasciando solo in piccola – ma doverosa – parte, il sapore scuro della commedia originale. E’ uno spettacolo scritto e pensato per il pubblico, un pubblico godereccio, che ha voglia di passare poco più di un ora in totale spensieratezza, fuori dal caos natalizio.
Diego Sommaripa
La scuola delle mogli è una commedia di Molière rappresentata per la prima volta nel 1662 a Parigi. E’ stata scritta nella maturità del commediografo francese, segnando il passaggio dal teatro comico, dei cliché e trucchi teatrali, al nuovo teatro realistico. Il tema della commedia è il contrasto tra la gelosia e la ragione, impersonate da Arnolfo e Crisaldo. Questi due personaggi hanno una psicologia complessa e la loro contrapposizione non è inconciliabile come quella delle maschere della Commedia dell’Arte, ma è dovuta piuttosto a una differenza di vedute relativa alle consuetudini e alla realtà sociale dell’epoca. La commedia, che con arguzia attacca la morale dell’epoca, fu oggetto di scandalo, tanto da rendere difficile per Molière la pubblicazione delle commedie seguenti, nonostante la protezione di cui godeva presso Luigi XIV.
“Questa nuova iniziativa del Tram – spiega il direttore artistico Mirko Di Martino – è una riconferma della nostra vocazione a luogo dell’innovazione e della sperimentazione. La decisione di coinvolgere la compagnia Resistenza Teatro è anche una prova tangibile del sostegno che ci piace offrire alle giovani compagnie e ai progetti indipendenti anche attraverso, come in questo caso, riscritture dei classici dal forte taglio personale”.
da Molière
drammaturgia e regia di Diego Sommaripa
con Antonio De Rosa, Dolores Gianoli, Adriano Fiorillo, Vittorio Passaro, Fabiana Sera, Diego Sommaripa
aiuto regia Marilia Testa
scenografia Giorgia Lauro
consulenza costumi Rosario Martone
audio e luci Tommaso Vitiello
grafica Daniela Molisso
foto Giulio Pollica