IL SILENZIO GRANDE


Dettaglio eventi


Al teatro Diana in scena il meraviglioso testo di Maurizio de Giovanni “Il silenzio grande” con la regia di Alessandro Gassman lo spettacolo è in tre dimensioni anche se non serviranno gli occhialini. È ambientato nello studio del famoso scrittore interpretato dal gigantesco Massimiliano Gallo e spazia in 3 dimensioni quella reale, quella dell’ aldilà e, con il sapiente ausilio della tecnologia, quella temporale. Durante la rappresentazione i ricordi dei personaggi, gli eventi collocati in un diverso spazio contemporaneo, vengono proiettati con riprese video nella linea di confine tra il palcoscenico, il proscenio e gli spettatori. La tecnologia è suggestiva e ricrea una scena in 3d che ospita attori e filmati che interagiscono. La tecnica è già stata impiegata a teatro, mai però,con tanta sapienza. Lo scrittore fatto di carne, ossa, parole e sentimenti è un tutt’uno con la sua libreria. La disposizione dei volumi che avviene per compartimenti mentali rappresenta i testi come estensioni della memoria dello scrittore, insomma la libreria che impera nello studio è rappresentata come hard disk esterno del cervello dello scrittore. La pièce è interamente ambientata nello studio in casa dove il paroliere ha creato molti capolavori premiati con ben tre premi strega. Qui hanno luogo gli incontri con la moglie, con il figlio Massimiliano e la figlia Daniela che sono un magistrale esempio di scrittura e di interpretazione, con questi si intrattiene in dialoghi profondi e critici sul legame parentale che è conflittuale e amichevole. La moglie ne lamenta l’assenza, i due figli analizzano le argomentazioni fondanti il rapporto conflittuale con il padre. Tutti si mettono a nudo e raccontano segreti, fanno confidenze quasi parlassero ad un amico. Lamentano la presenza massiccia ed ingombrante del padre, si sentono schiacciati dal peso del cognome che portano nella vita di tutti i giorni. Un fardello che è anche un privilegio, cui non si fa fatica ad abituarsi e che manca quando non è riscontrato. Nella casa la presenza invadente, ma non troppo, della simpatica domestica Cettina che semplice e “ignorante” diventa la voce della coscienza di un dotto, un uomo che pagherà però lo scotto di non aver avuto tempo e voglia di vivere una vita sociale e perciò di investire nei legami relazionali inclusi quelli con i suoi più prossimi affini. Insomma una storia verosimile che mette a nudo le debolezze umane di uomo prestigioso e i suoi limiti relazionali, anche con la compagna di vita la cui relazione è evidentemente compromessa dai troppi silenzi, il rapporto conflittuale padre – figlio e quello idealizzato padre – figlia. Una miscellanea di sentimenti shakerati con esperienza dalla sapiente penna di de Giovanni e serviti con entusiasmo dalla “tintinnante” regia di Gassman.
Il colpo di scena apprendere che sia la domestica che lo scrittore erano fantasmi, che finiti anni prima continuavano ad aggirarsi nella casa dove avevano vissuto. Quando l’autore ci svelerà l’artifizio, solo in quel momento, il ricordo dei dialoghi che ci conducevano alla scoperta sarà ingombrante, tutto apparirà incredibilmente verosimile. Ci si ritrova per un momento ad accreditare le circostanze, insomma i fantasmi esistono, tutto è opportuno, congruo, verosimile. I dialoghi potevano a ragion veduta essere, in effetti, quelle intime confidenze che facciamo ai nostri cari estinti nei luoghi che con questi abbiamo condiviso, eppure pochi istanti prima erano dialoghi tra due personaggi e improvvisamente si sono trasformati in monologhi. Non solo quegli stessi dialoghi hanno messo in risalto i fantasmi dell’animo buono del nostro protagonista che ci si è trovato a tu per tu. Un risultato enorme dettato dalla maestria dell’uso delle parole. Uno spettacolo assolutamente da vedere anche scenografie e costumi sono esattamente come dovrebbero essere, un prodotto sfavillante, nonostante una durata considerevole la commedia è brillante e diverte. Alla prima al teatro Diana un simpatico gattino fa la sua inaspettata comparsa in scena, l’imprevisto è gestito senza colpo ferire da Gallo che poi riprende la sua interpretazione che è stata priva di dubbi e incertezze, sfavillante e puntuale! Il gattino pare quasi facesse parte del cast … fateci sapere!

iNPlatea_Vittorio De Vito

di Maurizio De Giovanni

con Massimiliano Gallo, Stefania Rocca, Monica Nappo, Paola Senatore, Jacopo Sorbini
regista assistente Emanuele Maria Basso
scene Gianluca Amodio
costumi Mariano Tufano
light designer Marco Palmieri
suono Paolo Cillerai
elaborazioni video Marco Schiavoni
musiche originali  Pivio & Aldo De Scalzi

regia Alessandro Gassmann

 

 

Settembre 11th, 2019 by