ANFITRIONE. L’OSPITE INATTESO


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Una produzione Teatri Associati di Napoli

 

Opera fondamentale della storia del teatro, nell’ “Anfitrione” di Plauto umani e divinità concorrono entrambi alla resa comica di una vicenda piena di ritmo scenico e per certi aspetti molto moderna. Giove assume le sembianze di Anfitrione, comandante dell’esercito tebano in guerra, e ne seduce la moglie Alcmena, mentre Mercurio è a fare da guardia nelle vesti di Sosia. Con il rientro improvviso dei veri Anfitrione e Sosia, la presenza in scena dei “doppi” inizia a generare un gioco di malintesi ed equivoci di straordinario divertimento, che diventa via via di inverosimile ingarbugliamento e che si risolve con il lieto fine e con la nascita di due gemelli, uno di natura umana, l’altro divina: Ercole. Capolavoro del grande autore romano, che ha segnato il passaggio dalla commedia classica alla commedia nuova, perdura da secoli come dimostra il significato assunto dai nomi dei protagonisti. Anfitrione è divenuto per antonomasia colui che accoglie l’ospite nella sua casa, e Sosia il doppio di se stesso.

In questa messa in scena abbiamo voluto aumentare la comicità del linguaggio usando il napoletano come lingua di riferimento per i personaggi umani, un dato che non tradisce affatto l’opera, ma ne avvalora il senso e il significato. Abbiamo a nostra volta trasformato, come Plauto suggerisce, la lingua per meglio cogliere il senso dell’opera e la sua forza. Lo spettacolo, infine, si nutre di forme di teatro anche a noi più prossime, come il Varietà, in cui le situazioni sono amplificate da motivetti orecchiabili e da canzonette allusive.

 

libero adattamento da Plauto
regia di Lello Serao
con Maria Basile, Agostino Chiummariello, Biagio Musella, Sergio del Prete, Emanuela Tondini
scene e costumi Melissa de Vincenzo e Sofia Germino
musiche di Luca Toller e Nico Mucci

 

Agosto 21st, 2018 by