Dicembre 6th, 2019 by Elisabetta Baffi
Martedì 10 dicembre 2019 nell’Auditorium del Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino alle ore 20 secondo appuntamento di Scarlatti Contemporanea, la nuova “rivoluzionaria” rassegna dedicata dalla Associazione Alessandro Scarlatti ai nuovi linguaggi musicali
La rassegna, giunta alla terza edizione, prevede un ciclo di 2 concerti in collaborazione con il Conservatorio di Avellino. Protagonista di questo secondo appuntamento che segue quello con il percussionista Gianluca Saveri, è il flautista Mario Caroli. Interprete molto amato dalla critica internazionale, che nei suoi riguardi non ha risparmiato i più alti elogi, ha inciso circa 25 cd, premiati in tutto il mondo. Ha vinto a 22 anni il Kranichsteiner Musikpreis a Darmastadt ed ha cominciato così un importante carriera solistica che lo ha portato nelle sale più importanti del mondo, dal Concertgebouw di Amsterdam alla Philharmonie di Berlino, dal Lincoln Center di New York alla Suntory Hall di Tokyo, dal Konzerthaus di Vienna alla Royal Festival Hall di Londra, in recital o da solista con le principali orchestre di tutta Europa, Stati Uniti e Giappone. Insegna flauto nei cicli superiori del Conservatorio di Strasburgo e tiene masterclass nelle più importanti istituzioni musicali. Il M° Caroli terrà una masterclass nei giorni lunedì 9 e martedì 10 dicembre al Conservatorio Domenico Cimarosa.
Programma
Lunedì 9 e Martedì 10 dicembre 2019 – Avellino, Conservatorio Domenico Cimarosa
Masterclass
Martedì 10 dicembre 2019 – Avellino, Conservatorio Domenico Cimarosa – ore 20.00
Concerto
Ivan Fedele (1953)
Donax
Claude Debussy (1862-1918)
Syrinx
Maria Eugenia Luc (1958)
RED ( prima esecuzione in Italia, dedicato a Mario Caroli)
Andrè Jolivet (1905-1974)
Incantation IV: Pour une communion sereine de l’etre avec le monde
Federico Gardella (1979)
Cinque cori notturni sotto lo costa
Toshio Hosokawa (1955)
Vertical Song I
Doina Rotaru (1951)
Jyotis (dedicato a Mario Caroli)
Mario Caroli
Ha intrapreso gli studi musicali all’età di 14 anni per terminarli a soli 19 anni. Ha studiato con Annamaria Morini ed è stato profondamente influenzato dalla grande flautista Manuela Wiesler,. A 22 anni vince a Darmstadt il celebre premio internazionale Kranichsteiner ed inizia così un’intensa carriera di solista, caratterizzata da una incredibile capacità di adattamento ad ogni tipo di repertorio e sviluppata particolarmente in tutta Europa, Stati Uniti e Giappone. La sua attività inizia dapprima, sulla scia del premio vinto a Darmstadt, come difensore dei linguaggi contemporanei: la sua fama si sviluppa a grande velocità, fino a farne l’interprete di riferimento dei più grandi compositori. Salvatore Sciarrino, Gyorgy Kurtag, Doina Rotaru, Toshio Hosokawa, Ivan Fedele e moltissimi altri compongono per lui splendide pagine solistiche e concerti per flauto e orchestra, che contribuiscono considerevolmente allo sviluppo della letteratura flautistica. In seguito, la sua carriera ritorna ad abbracciare il grande repertorio classico nella sua globalità, senza distinzione di stili ed epoche storiche, facendone una figura fuori dagli schemi, unica e sorprendente per l’approccio sempre fresco e personale e per le sue letture dotate di un’incredibile virtuosismo e di una fortissima e vibrante personalità. Nei suoi riguardi, la critica internazionale si è unanimemente espressa in termini di “fenomeno” per le sue illuminanti interpretazioni di Bach, di Schubert o ancora di Debussy, e il “New York Times” ha lodato la qualità incredibile del suo suono scrivendo che se ne “vorrebbe essere imbevuti”. Presente nei più grandi festival, ha tenuto recital e concerti per flauto e orchestra alla Filaromica di Berlino e al Concertgebouw di Amsterdam, al Konzerthaus di Vienna, alla Royal Festival Hall di Londra, alla Suntory Hall di Tokyo e al Lincoln Center di New York, alla Scala di Milano e al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, all’Herkulessaal di Monaco o ancora al Théâtre du Châtelet di Parigi. E’ stato solista con la Philharmonia Orchestra di Londra, l’Orchestra Filarmonica di Tokyo, con l’Orchestra della RAI, l’Orchestra Filamonica di Radio France, l’Orchestra Nazionale del Belgio, l’Orchestra Nazionale d’Islanda, con le orchestre delle principali Radio Radio Tedesche (SWR, WDR), l’Orchestra Filarmonica di Strasburgo, le Orchestre dei Teatri d’Opera di bari, Stoccarda, Verona, Cagliari, i Neue Vocalsolisten, Les Percussions de Strasbourg, con l’Ensemble Contrechamps di Ginevra, sotto la guida di importantissimi direttori. Ha inciso, ad oggi, circa 40 dischi, che hanno fatto incetta dei premi dalla critica. Regolarmente invitato in tutto il mondo per masterclass e seminari, ricordiamo qui la residenza “FROMM” tenuta all’Università di Harvard (Cambridge, USA) nel 2008. Artista cosmopolita e poliglotta (parla correntemente sei lingue), Mario vive in Francia, a Strasburgo, dove insegna flauto al Conservatorio superiore, ed è titolare del posto di flauto al Conservatorio Superiore di Friburgo, in Germania. Laureato in Filosofia (summa cum laude, tesi sul rapporto tra Nietzsche e il Cristianesimo), Mario suona un prezioso flauto Miyazawa in platino