Come le danze elleniche o le danze rinascimentali è possibile che nei libri di storia rimarrà traccia delle danze pandemiche, delle danze create in questo periodo storico che ancora stiamo vivendo. Danze che hanno fatto di una necessità – il distanziamento sociale – un punto di partenza, sollecitando approcci differenti alla coreografia ed alla creazione.
Come tutte le danze storiche anche quelle create per la mia Compagnia sono un trittico di danze brevi che si intersecano tra di loro fino a creare un’unica serata, in cui ironia e pensiero riflessivo si incontrano, senza mai toccarsi.
danzano Sonia Di Gennaro, Michele Simonetti, Emanuela Tagliavia
e con l’intervento di Martina Galardo, Francesca Gifuni
musiche originali e sound design Francesco Giangrande
luci Alessandro Messina
produzione Movimento Danza, MiC, Regione Campania
durata 60 min
Polvere: minutissime particelle incoerenti
L’incoerenza, la mancata coesione delle particelle di un corpo, di una sostanza, può avere i suoi lati positivi. Come il potersi insinuare ovunque, il volare almeno per un po’ e poi depositarsi, penetrare nuovamente in altri luoghi o nello stesso posto, di essere quasi invisibile, almeno all’inizio. Pensi di averla mandata via (l’incoerenza), ma non è così. Ritorna. Un corpo coerente non può comportarsi allo stesso modo, perché le particelle si aggregano, si consolidano, diventano materia e sei fregato. Anche l’incoerenza di pensiero è una bella qualità. Ognuno di noi avrà avuto un minutissimo momento di polvere di incoerenza nella vita. Ognuno di noi dovrebbe conservare un pensiero incoerente, come un’ancora di salvezza. (tutte le fotografie utilizzate nello spettacolo sono tratte da “Vogue Italia”)
Il Paradosso Di Lulù
Il paradosso di Lulù è la storia di un corpo, di un corpo come luogo del paradosso, come dice Jacques Le Goff, come luogo di contraddizioni tra esperienza quotidiana e straordinaria, tra ragione e contraddizione. Un corpo che svela personalità diverse come “Una stanza piena di gente” – dal titolo del libro di Daniel Keyes, autobiografia di Bill Milligan, prima personalità multipla riconosciuta dalla medicina – in cui incontri te stessa. Se da un lato la storia del corpo è una storia fatta di oblio, di rinuncia, dell’uso politico della metafora corporea fatto dalla cultura occidentale, dall’altro, come dice Marc Bloch “è necessario restituire un corpo alla storia. E dare una storia al corpo”.
Pandemik Mambo
Lo spunto di Pandemik Mambo è nato a Berlino visitando l’Hamburger Bahnhof, una ex stazione ferroviaria oggi trasformata in un museo, quando ho incontrato un ragazzo ed una ragazza che per mantenere le distanze di sicurezza durante la visita, indossavano un salvagente colorato per ciascuno. Fermati dalla sicurezza hanno prontamente obiettato che quello era il modo che avevano scelto per mantenere il distanziamento sociale. Un gioco.