NOZZE DI SANGUE


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Evento finito il 27 Febbraio 2022


Di solito, da semplici fruitori, tendiamo a farci piacere un libro, un film, una rappresentazione teatrale quando essi riescono a proiettarci direttamente nella storia, che pare quasi esserne protagonisti. Questo è avvenuto ieri sera al teatro Tram, dove un adattamento del dramma di Federico Garcia Lorca, Boda De Sangre (Nozze di Sangue) ci ha fatti scivolare prima lentamente e poi con sempre più veemenza verso l’Andalusia dei ruggenti Anni 20.

Sebbene si tratti dell’ennesimo esempio di teatro 2.0, con zero scenografia e zero quasi tutto, Nozze di Sangue riesce a penetrare nella mente e nel cuore dello spettatore, il quale si sente totalmente appagato dal contesto, riuscendo a immaginare ove manca una casa, un bosco, un banchetto di nozze e anche dei cavalli al galoppo. Persino la scelta del regista Gianmarco Cesario di far recitare parti femminili a degli attori maschi, strizzando l’occhio a un teatro antico, risulta vincente; nella sua presentazione della pièce si legge:

<< Una società maschilista che evochi il machismo dei dittatori, per mia scelta non poteva non essere interpretata che da uomini, che parlano da uomini, anche se i personaggi sono donne … >>

ed è veramente incredibile come due attori con il pizzetto riescano a trasfigurare i loro lineamenti e ad apparirci delle perfette mujeres.

In scena Pietro Juliano, Leonardo Di Costanzo, Guido Di Geronimo, Germana Di Marino e la danzatrice Ilaria Leone, che interpreta “la Luna” librando sulla scena in abito bianco, in contrasto con i costumi total black degli attori e recando in mano una sfera di luce per tentare di illuminare le anime degli sfortunati.

Nozze di Sangue convince su tutta la linea. In un’ora di rappresentazione riesce a passare dall’amore filiale a quello tra promessi sposi, dal desiderio di vendetta tenuto a bada da una forza d’animo che rasenta la beatitudine all’odio più viscerale che si concretizza nel doppio assassinio finale. Ma nonostante, tutto, la perfetta armonia e l’empatia nata tra pubblico e personaggi, rende quasi impossibile provare rancore e disprezzo per ognuno di loro. Si prova, invece, profonda tristezza e infinita tenerezza per una storia così lontana eppure così dannatamente vicina e che ancora una volta ci ricorda quanto il dualismo Amore/Odio resti imprescindibile.

Marianna Addesso_ iNPlatea

Febbraio 20th, 2022 by