L’appuntamento con Kornél Mundruczó è il pluripremiato Imitation of life, ancora una volta un testo di Kata Weber, che il Maestro ha allestito nel 2016 con la sua compagnia, il Proton Theatre e che gli è valso la nomination per il Faust Award, diventando il primo, e per il momento unico, spettacolo non tedesco a ricevere una candidatura per tale riconoscimento. A partire da un fatto di cronaca realmente avvenuto a Budapest nel 2005, Mundruczó racconta la storia di un ragazzo che cresce in una famiglia Rom, ma non assomiglia a loro: il colore della sua pelle è diverso e il suo rifiuto delle origini pesa sulla sua infanzia, così cerca di trovare una nuova vita nell’anonimato della città. Ma non troverà il suo posto. L’odio verso se stesso impedisce la sua integrazione sociale fino a fargli commettere un omicidio. La dinamica del racconto è originalissima, il regista riesce a far convivere un deciso iperrealismo con un utilizzo essenziale delle videoproiezioni e colloca l’intera azione in una macchina scenica straordinaria.
«Scegliamo il nostro destino o le nostre vite sono predestinate?», questa è la domanda sollevata dallo spettacolo, che la pone restituendoci un quadro della società contemporanea in cui le logiche razziste sono sempre più consolidate, dove prevale l’ingiustizia sociale, dove regna la discriminazione di cui si mostrano i possibili esiti. Per usare le parole del prestigioso quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung «L’arte teatrale di Mundruczó riflette le relazioni sociali su piccola scala, utilizzando contorni netti. Ciò rende Imitation of Life un evento poetico e politico al tempo stesso»
Spettacolo in ungherese con sovratitoli in italiano e inglese
Una produzione Wiener Festwochen, Vienna, Austria; Theater Oberhausen, Germania; La Rose Des Vents, Lille, Francia; Maillon, Théâtre De Strasbourg / Scène Européenne, Francia; Trafó House Of Contemporary Arts, Budapest, Ungheria; Hau Hebbel Am Ufer, Berlin, Germania; Hellerau – European Center For The Arts, Dresden, Germania; Wiesbaden Biennale, Germania
con il sostegno di KUBIK Coworking, Kryolan City, Open Casting, PP Business Centre – Budapest, VisionTeam
regia Kornél Mundruczó
con Lili Monori, Roland Rába, Borbála Péterfy , Zsombor Jéger, Norton Kozma
scena Márton Ágh
costumi Márton Ágh, Melinda Domán
luci András Élteto
scritto da Kata Wéber
drammaturgia Soma Boronkay
musica Asher Goldschmidt
assistente alla regia Margit Csonka
producer Dóra Büki